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Immagine del redattoreSuore Missionarie di San Pietro Claver

LA MISSIONE DEL MIO PAPA'

LA RELIGIONE D'AMORE

Negli ultimi giorni di ottobre, quando ho sentito i progetti per la Santa Messa missionaria delle Suore Missionarie di San Pietro Claver, il mio cuore si è riempito di pensieri sul mio defunto Padre con i suoi amici,delle loro storie nella vita di evangelizzazionenel decenio intorno agli anni 1965.

Quando ero bambina, sentivo spesso mio padre raccontare le storie dei santi, i miracoli sull'Eucaristia così come i miracoli per l’intercessione della Madonna… Una delle storie che miinteressava di più era la storia sulle sue attività missionarie.

Mio padre ed i suoi amici, erano prime personeche hanno lavorato da tempo nelle zone dove vive la maggior parte dei pagani. L’attività principale del gruppo era l'insegnamento, le visite e l’accompagnamento spirituale dellepersone morenti. Prendersi cura della vita materiale e spirituale dei cattolici e di non cattolici.

Le storie interessanti dei miei zii e del mio padre sui pagani dove erano stati missionari. Il lavoro era difficile perchéeranel tempo di guerra. Ma con una vita felice, piena di entusiasmo e amore nella terra straniera, cosi che i pagani hanno fatto delle domande:“perché vivete sempre felici,vi amate e vi prendete cura di tutti,indipendentemente se sono pagani o credenti?". È stato l'amore di mio padre e dei miei zii, che hanno vissuto e hanno servito con tanto amore e con tutto il cuore, che ha conquistato la maggior parte delle persone che vivono lì. A poco a poco si innamorarono della religione dell'amore e chiesero di unirsia loro, a questa religione.

Mio padre ha detto che il loro lavoro non era sempre facile, a volte ci sono state difficoltà,come la guerra, bisognava vivere tra le bombe. La vita senza sicurezza, vivendo di giorno in giorno è ringraziando a Dio per ogni giorno.

Le chiedevo spesso: tu ed i zii non avete paura della morte?Mi ripose: "Non c’è nessuno che non ha paura della morte, ma Dio e la Madonna proteggono tutti, così tutto va bene". Mio padre aveva l'abitudine di pragare il rosario, e pregava Dio in ogni momento. La suaforza era la Santa Messa e il Rosario. Mi ha raconto, quando lui nella missione in una zona di guerra, stava correggendo le tesine,mentre stava finendo l’ultimo testo,in quel momento sentì una forza sopranaturale che lo spingeva a terra. Mio padre era appena caduto quando il proiettile ha colpito quel ultimo testo sul tavolo. La gente è accorsa pensando che mio padre era morto,ma hanno visto che luista ancora lì tranquillo. Lui disse che quella volta è stata la Madonna a salvarlo dalla morte in quel istante quando il proiettile volò dove lui era seduto.


Con la loro vita carica del Vangelo, mio ​​padre ed i miei zii hanno "testimoniato" alle persone che incontravano inquesto luogo, "una religione" dell'amore e AMORE. Come disse Gesù: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri». (Gv 13,35). Mio padre ha portato a termine e con successo il compito eccellente di diffondere la Via dell'Amore ai suoi figli e a tante altre persone. Ora in cielo, gli chiedo di continuare ad alimentare il questo fuoco nel modo e che anch'io possa avere lo spirito di "bruciare d’amore per Dio e per il prossimo" di vivere e servire con tutto il mio cuore come l'ha fatto lui. Stavo ancora pensando, quando una fresca brezza mi ha riportato alla realtà. Continuo ad ascoltare l'attuazione del progetto della superiora e delle mie sorelle. Durante la pandemia di Covid, tutti i contatti per il progetto sono alquanto limitati, perché dobbiamo mantenere le distanze, anche il tempo di incontri con la gente è limitato per assicurare sicurezza all'individuo e alla comunità, ma non ci lasciamo sconfiggere dalle circostanze. Nella Giornata Missionaria Mondiale di quest'anno, io e le mie sorelle siamo andate in “periferia”. In circa due ore,abbiamo portato riso, pane, medicine..., siamo andate all'ospedale dei bambini d'orfanotrofio, agli anziani soli…siamo andate e abbiamo visto e abbiamo ascoltato la storia della vita reale. Guardavo in profondità degli occhi delle persone che incontravo, che sembra avevano un profondo desiderio, che non poteva essere espresso a parole. Mi chiedo: fratelli e sorelle non cattolici, hanno mai sentito parlare di “religione dell'amore”, dei cattolici? Come hanno sentito? Che cosa hanno sentito? Come ci dicono le parole dell'apostolo Paolo: "come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza che qualcuno lo annunci? " (Rm 10,14). La Giornata Missionaria è finita, ci siamo seduti e ci siamo raccontati le nostre esperienze. "Celebrate il Signore, perché è buono; eterna è la sua misericordia. (Sal 117,1 ). La messa di missione sta passando, ma ogni giorno della mia vita porta la missione di una cristiana. Ricordo a me stessa di stare sempre sveglia, perché se le cose che facciamo per gli altri non gli portiamo con pieno amore di Dio, quest'opera è solo carità. Questa opera di carità manca del "originale", la vera è la sostanza: "Dio è Amore". È la nostra vita d'amore, che deve riflettere questo amore puro in modo che quando i pagani, gli guarderanno diranno: "guarda quanto i cristiani si amano l'un l'altro!" Solo per l'amore "ricco" di Cristo c'è una forte persuasione per coloro che non credono ancora. Preghiamo, che il fuoco della missione sia sempre nel cuore di ogni cristiano, spingendolo a compiere la missione affidataci da Gesù: " «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. (Mc 16,15). Possa ciascuna di noi essere strumento di amore, e allora sarremo operatori di pace per portare il Vangelo alle persone di ogni ceto sociale.

Aspirante in Saigon, Vietname

(questo articolo era publicato nel sito vietnamita del Vaticano nel mese di ottobre 2021)



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