Rev.sme Suore di San Pietro Claver!
Siamo giá entrati nell’avvento e ci prepariamo alla festivitá del Santo Natale con la gioia e fiducia che ci dá la fede nel Signore che viene visitarci e soprattutto quest’anno per curarci.
In primo luogo, prego ogni giorno e spero che godiate la grazia di una buona salute. Il coronavirus sta passando per la seconda volta seminando drammi e lacrime in tutte le nazioni e continenti. Da parte del Mozambico la pandemia é pure presente ma senza creare i drammi e le tragedie di altre nazioni e continenti. Ringraziamo di tutto cuore la Provvidennza, perché senza dubbio il Mozambico non é per nulla attrezzato per vincere la virulenza della pandemia attuale, senza dimenticare che la malaria fa ogni anni in Mozambico piú vittime del covid-19, solo che non é considerata pandemia. Si dice e si sospetta persino che sia proprio le intense cure della malaria che danno una certa immunitá per il covid-19.
Da parte mia non posso se non ringraziare il Signore, gli anni passano e aumentano fluidamente ma mi pare pure che se tolgono da una parte mi ringiovaniscono dall’altra: proprio come una pianta della nostra foresta, Rokosi, che se secca da una parte, rifiorisce dall’altra. Giá nella circolare dell’anno scorso vi accennavo che si avvicinava un certo avvicendamento a Maúa dopo quasi 30 piú anni. Ora ti e vi posso annunciare che dal 27 di Febbraio di quest’anno ho cessato di essere parroco delle parrocchie di S. Luca a Maúa e di S. Francesco Zaverio a Maiaca. Come sempre costa lasciare la propria storia, ancor di piú se una storia di 33 anni in dialogo con 112 piccole comunitá ministeriali , ma sono grato a Dio, alla Consolata e alla Diocesi di Lichinga, perché mi permettono di continuare a fare il vice-parroco a Maúa e a Maiaca, praticamente seguendo la struttura civile di ogni villaggio scirima macua: c’é il capo e con lui la sua nonna o la zia uterina: lui comanda, lei dá consigli, lui é il sole, lei la luna, lui il tetto della capanna, lei le pareti. Amen Maranatha alleluia.
Se vado in pensione come parroco, non lo vado come topolino che cerca, rode e si nutre della cultura e religiositá del popolo scirima. Giá l’anno scorso accennavo che stavo preparando un’altra pubblicazione e formulavo la debole speranza di trovare chi mi fornisse il capitale necessario. Dato che mi chiamo Giuseppe, e i giuseppe quasi sempre sono sognatori e i loro sogni non sono utopie vane, eccomi servito anche in questo sogno. La Pontificia Unione Missionaria (PUM) ha apprezzato il mio nuovo lavoro dal titolo Fragmenti e Segmenti della Biosofia e Biosfera Scirma e ha stanziato la somma necessaria per la pubblicazione che verrá presto alla luce qui nella capitale del Mozambico. Si tratta di 124 temi della cultura del popolo scirima che un gruppo di cristiani della parrocchia hanno voluto trattare, guardando con simpatia alla propria cultura e religiositá, rivedendola poi alla luce della fede cristiana, insomma tanti esempi per dire che il messaggio della Bibbia sta entrando nel cuore del popolo scirima e a sua volta il cuore, la cultura e la religiositá scirima entra nel cuore della Bibbia, cantando alleluia pascuali e scambiandosi mutuamente e generosamente doni.
Quest’anno grazie alle offerte della CEI e del CMD di Bergamo, é stato possibile completare il Centro de Promoção Humana Integral (CPHI), e cioé un nuovo catechistato diocesano, situato nella vecchia missione di Maúa. Ho potuto cosí consegnare alla Diocesi di Lichinga e al nuovo Parroco di Maúa anche questa fatica che mi teneva occupato fin dalle vacanze del 2017. Il CPHI ancora non é stato inaugurato per via del coronavirus, ma per me é molto importante essere stato liberato dalla responsabilitá di un progetto che mi pesava e alle volte mi apprimeva.
Anche quest’anno hanno funzionato i due internati: 30 ragazzi e 25 ragazze delle medie. Tutto funzionava bene, poi al termine del primo trimeste, il governo ancor prima che si registrassero casi di covid-19, ha sospeso la frequenza alle scuole e solo dal Settembre ha riaperto l’insegnamento ma solo parzialmente, per le universitá e per le classi con esami finali. Ad ogni modo colgo questa occasione per ringraziare la generositá di tutto coloro che hanno voluto perseverare in questo impegno caritativo. Spero che il covid-19 non spenga del tutto la fiamma della generositá tra di voi, pur sapendo le strettezze che impone la congiuntura della pandemia. Nei vostri regali natalizi inserite pure un pensierino per i bisognosi di Maúa. Grazie e asantte in anticipo di tutto cuore anche a nome dei diretti beneficiati.
Molte volte dai brevi messaggi mi si chiede quando programmo di ritornare in Italia per un breve periodo e cosi scambiarci direttamente le nostre notizie e preoccupazioni. È vero, giá sono passati quasi 4 anni dalla mia ultima visita e a dire il vero giá avevo programmato di venire per questo Natale. Ma la seconda ondata del covid-19 tra di voi e nell’Europa non me lo permette. Presto o tardi ci rivedremo. Peró stiate certi che a Maúa ogni mattino nella Santa Messa e ogni sera nel Rosario vi arriva un ricordo carico di energia immunizzante. Non será per caso la pandemia una sirena o sibilla a ricordarci valori e veritá un pó troppo assopite e marginalizzate nella nostra vita?
Amen alleluia Maranatha.
Felice e Santo Natale.
Fecondo anno nuovo 2021.
sono io antico combattente nipepese
e cronico minatore namulico.
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